In ebraico la parola chanukkah significa «inaugurazione» o «dedica»: infatti la festa commemora la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme a seguito della riconquistata libertà dagli elleni. Gli assiro-ellenici ritenevano di poter cancellare la specificità giudaica proibendo la pratica della Legge, ma solo una minoranza di ebrei venne religiosamente "corrotta". Una rivolta armata guidata da un anziano sacerdote dell'antica famiglia degli Asmonei, Mattatia, permise «la vittoria dello spirito sulla forza brutale che minacciava Israele nella sua vita religiosa e spirituale».
La storia, riportata nel Talmud, racconta che, dopo la riconquista del Tempio di Gerusalemme, devastato in parte dagli ellenici, la Menorah (Il candelabro a sette braccia) doveva essere illuminata permanentemente con olio di oliva puro, ma si trovò olio sufficiente solamente per una giornata. I sacerdoti asmonei prepararono un candelabro di ferro e stagno ed accesero comunque i lumi: miracolosamente quel poco olio durò il tempo necessario a produrre l'olio puro, otto giorni, da questo episodio deriva l'usanza di accendere la Chanukkiah (candelabro a 9 braccia).
La festività dura 8 giorni e la prima sera, chiamata Erev Chanukkah, inizia al tramonto del 24 del mese di kislev. Gli ebrei accendono ogni giorno della festa un'ulteriore candela, queste vanno posizionate a partire da destra, ma accese da sinistra verso destra, quella centrale (chiamata Shammash) serve ad accendere le altre e va quindi sempre accesa.
Da un momento non noto ai più, si iniziò a cucinare le sufganiot, anche dette Krapfen, cotte nell'olio: infatti la consuetudine è di preparare dolci cucinati con olio appunto in ricordo dell'olio di oliva della Menorah del Tempio di Gerusalemme e del suo miracolo in Chanukkah.
Quest’anno, il 2 dicembre corrispondeva ad Erev Chanukkah ed alcuni ragazzi delle comunità Neocatecumenali, accompagnati dai catechisti, hanno partecipato all'accensione della prima lampada della grande Chanukkiah in piazza Barberini. Condividendo questo momento di festa con i fratelli ebrei; insieme alle sufganiot offerte dalla Comunità Ebraica di Roma e al simbolico dollaro regalato come tradizione dal rabbino rav Kazan a tutti i giovani, scambiandosi l'augurio “Chanukkah Sameach! – Felice Chanukkah!”